lunedì 12 febbraio 2007

Crociere, in Europa e in Italia il settore va a gonfie vele

Crescono occupazione e ricchezza in Europa con lo sviluppo del turismo crocieristico e l’Italia è il principale Paese benificiario del settore. E’ quanto risulta dal rapporto “European Cruise Contribution”, commissionato dall’European Cruise Council (ECC) in collaborazione con Euroyards, MedCruise e Cruise Europe e presentato ieri a Bruxelles. In Italia il comparto crociere impiega oltre 61.000 dipendenti e registra una spesa diretta pari a 2,5 miliardi di euro, di cui 1,2 destinati a investimenti per l’ampliamento e l’ammodernamento della flotta. Attualmente i cantieri navali italiani stanno lavorando alla costruzione di 16 delle 35 nuove navi da crociera in ordine alla fine del 2006, un dato pari al 42% della nuova capacità e dei nuovi investimenti per il triennio 2007-2010. Tra le altre spese sostenute dal settore crocieristico italiano figurano 72 milioni di euro per commissioni alle agenzie viaggi nazionali, 69 milioni di euro per merci fornite da aziende alimentari nazionali, 73 milioni di euro per beni non durevoli di produzione italiana (ad esempio carburanti e vernici), 37 milioni di euro per beni metallici e macchinari e, infine, 79 milioni di euro per servizi finanziari e aziendali a livello nazionale.

via il Meridiano

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